mercoledì 22 ottobre 2014

Buon viaggio.

Sono dell'idea che quando si parla di sentimenti, quelli veri, semplici, puri non sempre è così facile parlarne, soprattutto con le persone dirette interessate, forse perchè queste persone non ci conocono sotto il lato più fragile, quello in cui ci si lascia trasportare dai sentimenti e soprattuto si ha il coraggio di ammetterli. In questi casi anche una o due semplici parole sono come dei macigni da sollevare, e piuttosto di dirle ci faremmo amputare un piede.
Io rientro in questa categoria, ammetto tutto, le mie fragilità e le mie paure, poi quando si tratta di lavorarci su e migliorarle ho sempre qualcosa di meglio da fare, prima o poi la vita mi presenterà il conto e allora capirò veramente che se forse lo facevo prima non avrei perso del tempo importante, prima che sia troppo tardi.
Bene visto che su queste cose sono proprio una pappa molla provo a farlo qui, pur non essendo la stessa cosa, ma sempre meglio che niente.
Questa mattina mio papà è partito per un viaggio di lavoro che si è sudato e stra-meritato a Boston, e io? Un saluto, un "ci sentiamo" e "manda un pò di foto" e lui se n'è andato.
Vi ho dato la vera e propria dimostrazione che è così, che sono una frana, che è difficile per me usare altri mezzi per manifestare affetto, così questa volta ho scelto questo, scrivendo qua, scrivendo anche a voi e ammettendo uno dei miei grossi limiti.
Buon viaggio, guarda anche con i miei occhi e torna da me.


 
Domenica sarò li ad aspettarti, per la prima volta non sarò io quella che torna da un viaggio e tu mi aspetti ma sarà il contrario, è giusto cosi!
 

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